L’economia globale si sta dimostrando straordinariamente tenace, nonostante le innumerevoli preoccupazioni geopolitiche e macro-economiche, con una crescita complessiva stimata del 3,2% dalle «Previsioni Economiche Mondiali» del Fondo Monetario Internazionale.
Gli Stati Uniti potrebbero crescere del 2,7% grazie ai profitti derivanti dalla guerra in Ucraina e alla politica protezionistica intrapresa dall’Amministrazione Biden.
La Cina, sebbene sia rallentata dalla crisi del settore immobiliare e da una domanda interna ancora molto debole, si prevede che possa crescere del 4,6%.
La Russia crescerà di un ulteriore 3,2% anche nel 2024, grazie alla rapida conversione a un’economia di guerra.
L’India, nuova grande Potenza in ascesa, astuta nel perseguire la sua strategia di multiallineamento, assecondando unicamente il proprio interesse nazionale, potrebbe registrare un’incredibile crescita del 6,8%.
L’Europa invece ristagna, le previsioni indicano una crescita complessiva di appena lo 0,8%. Anche il Fondo Monetario Internazionale ora è costretto a riconoscere che il nostro Continente si è dimostrato il più vulnerabile ai vari «shock» geopolitici che si sono susseguiti negli ultimi anni, mentre la «politica monetaria restrittiva» adottata dalla Banca Centrale Europea non ha fatto altro che soffocare l’economia reale.