MOVIMENTO INDIPENDENZA - Per un Sovranismo Sociale
Movimento IndipendenzaLibertà, Lavoro, Italia.
In questi giorni del 2023 nasceva ufficialmente Indipendenza su iniziativa di Gianni Alemanno e degli altri fondatori (Alemanno che forse sta pagando anche questo tentativo di ridare al sovranismo un senso più autentico e sociale), un movimento che ha raccolto i delusi di Fratelli d’Italia che ben prima delle Elezioni Politiche del 2022 aveva già tradito la gran parte delle proprie promesse, tradendo il resto subito dopo, un movimento che ha anche saputo aggregare persone, come me, che non sono mai stati nel centrodestra e che provengono da esperienze più radicali ed extraparlamentari andando a definire un contenitore credibile, che porta avanti anche le idee su cui ci siamo sempre spesi ma con un leader apprezzato e riconosciuto da quasi tutti, amici, camerati e persino qualche avversario, nonché più rilevante dal punto di vista mediatico. L’idea del cosiddetto “Sovranismo Sociale” non è altro che un ritorno alla destra sociale, contro il liberismo anarcoide, antisistema e che propone una politica estera indipendente al contrario di quanto ci propongono destra e sinistra che non contestano l’euro, la NATO, Israele ed i suoi crimini, l’immigrazione, il gender e tutto il marciume progressista e violento. Tra alti e bassi, a quasi 1 anno dagli spiacevoli eventi che hanno coinvolto il Segretario, il Movimento continua ad esistere contro ogni pronostico e sono più che convinto, anzi lo so per certo, che in molti si “riattiveranno” non appena Alemanno tornerà libero di esercitare il proprio diritto di fare politica e di guidare il movimento che ha fondato. Personalmente rifarei altre 100 volte la scelta di aderire ad Indipendenza non solo perché potenzialmente, tra il sinistrume che avanza, i tradimenti del centrodestra che ha abbandonato 3/4 del suo programma e astensionismo e sfiducia in aumento, ci potrebbero essere praterie di consenso per chiunque parli di temi ormai abbandonati da quasi tutti (dalla fine di Italexit in poi) ma perché tra di noi vi è anche il giusto pragmatismo, nato dall’esperienza di molti (non certo io) che ci porta a non isolarci nel nostro mondo di filosofia come spesso avviene in partiti numericamente piccoli che si limitano a comunicati roboanti, intellettuali su grandi temi ma a tentare di parlare anche di cose che la gente possa capire perché servono sia i grandi temi che i piccoli temi, non si può pensare di crescere parlando unicamente di guerre, alta finanza e quant’altro. Per questo e per molto altro mi sento di dire avanti con Indipendenza!(Angelo Cucchiara, su FB)