PERCHÉ QUESTA EUROPA NON SERVE

Roma, 16 agosto 2025 – Povera Europa. Mentre Trump riconosce a Putin la vittoria sul campo, mentre il mondo torna a regolare i propri rapporti sulla forza delle nazioni, relegando gli organismi internazionali al ruolo di inutili carrozzoni dove grigi burocrati si arricchiscono redigendo inutili trattati e formulando ridicole sentenze, gli europei come scolaretti indisciplinati vengono sculacciati dai loro padroni.

L’Unione Europea, che ha devastato l’economia continentale prima con folli scelte sulla pandemia, poi abbracciando la follia del green deal ed infine portando le nazioni in una guerra dal destino già scritto, rispondendo servizievolmente agli ordini che le arrivavano dagli usurai woke che tenevamo in piedi Biden, oggi si ritrova smarrita, sconfitta, debole mentre il mondo decide i nuovi assetti strategici. La terra che ha portato la civiltà nel mondo, i cui eserciti decidevano i destini dei popoli, i cui leader sono scolpiti nel marmo della storia oggi è ridotta ai margini, esclusa dai luoghi decisionali, balbettante davanti alla forza delle potenze che l’hanno sconfitta e che la irridono nella loro selvaggia prepotenza.

È ora che gli europei tornino ad avere coscienza del proprio ruolo nel mondo, che si liberino dalle catene di lobbies depravate che ne condizionano l’esistenza, di leader deboli ed asserviti alla finanza usuraia.

Sciogliere la UE, cacciare la ridicola Van Der Leyden, tornare a liberare la forza e l’intelligenza dei popoli europei, svincolandoli dalle catene della debolezza assurta a valore di riferimento, alla follia dei diritti individuali, dell’egoismo narcisistico, del profitto personale come uniche linee di vetta.

L’Europa è forza, identità, tradizione, civiltà. Quando ha vissuto con questi riferimenti ha dominato il mondo. Quando ha permesso a mercanti, LGBT vari, ambientalisti straccioni e migrazionisti traditori di guidarla è finita per trasformarsi nella discarica sociale del globo. Cacciamo i traditori e riprendiamoci la nostra storia.

Sempre in prima linea con Gianni Alemanno.
Combattere è un destino”.
#alemannolibero

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